Villa della Regina – rassegna culturale QU.EEN narrazioni d’arte e natura a Villa della Regina e mostre di Paolo Gubinelli e Marco Cordero, 24 settembre – 9 novembre 2025

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Dopo il successo dell’edizione primaverile, torna la rassegna culturale QU.EEN narrazioni d’arte e natura a Villa della Regina, pronta a riaccendere i riflettori su uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia di Torino. Un progetto ambizioso che riporta la villa al suo ruolo originario di centro vitale del pensiero umanistico della città.

Dalla fondazione dell’Accademia dei Solinghi nel Seicento, voluta dal cardinale Maurizio, alla conversione in scuola dell’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari nel 1868, fino all’attuale identità museale, Villa della Regina ha attraversato i secoli come luogo di memoria, sapere e cultura, seguendo il ritmo della storia e della narrazione.

QU.EEN raccoglie e rilancia questa eredità con un programma che unisce mostre, incontri, arte e scrittura, trasformando ogni angolo del complesso museale – dalle sale ai giardini – in un palcoscenico di emozioni e pensiero. Questa prima edizione, a cura di Roberto Mastroianni, Sara Lyla Mantica e Valeria Amalfitano, con il coordinamento scientifico di Filippo Masino, si concentra sul legame profondo tra carta e racconto. La carta, fragile e potente simbolo di memoria, diventa il filo conduttore di un viaggio affascinante che attraversa arte, natura, storia e letteratura. Un invito a riscoprire Villa della Regina non solo come patrimonio, ma anche come fucina creativa in dialogo continuo tra passato e presente.

 

Le mostre

Aprono questa seconda parte della rassegna due mostre personali, a cura di Roberto Mastroianni: Non sono un poeta, amo incidere la mia parola di Paolo Gubinelli e Suite per un girasole di Marco Cordero.

La mostra di Paolo Gubinelli, Non sono un poeta, amo incidere la mia parola, è un dialogo silenzioso tra luce, materia e parola che accompagna nell’universo lirico e sperimentale dell’artista. Un percorso che attraversa la molteplicità dei materiali da lui utilizzati, con un’attenzione speciale per la carta. Fulcro dell’esposizione è infatti la ricerca di un equilibrio tra immagine e parola, tra segno visivo e testo scritto, nel contesto d’eccezione di Villa della Regina. Le opere offrono uno sguardo ravvicinato su questa riflessione creativa: le Incisioni su carta piegata portano la luce in dialogo con la materia e con gli apparati decorativi della residenza; i Graffi ad acquerello e colori in polvere evocano la fragile bellezza del luogo; i cartoncini circolari intendono ricordare i ventagli su stoffa o carta dipinti a mano che nel Settecento ornavano le pareti del cosiddetto Gabinetto delle Ventaglyne. Una sezione è dedicata alle opere che intrecciano il segno artistico con i versi di grandi poetesse, creando una sinergia profonda tra arti visive e scrittura. Accanto ai lavori su carta, trovano spazio anche rilievi in ceramica dipinta, in dialogo ideale con le preziose porcellane che un tempo arricchivano le collezioni storiche della villa. A completare il racconto, le voci autorevoli di importanti critici italiani – in particolare torinesi – come Giulio Carlo Argan, Mirella Bandini e Paolo Fossati, che con le loro riflessioni illuminano la poetica e il percorso creativo di Gubinelli.

Suite per un girasole di Marco Cordero è un viaggio immersivo tra arte, memoria e architettura, dove ogni intervento è pensato per risuonare con la storia e la bellezza di Villa della Regina. L’artista presenta una selezione di opere insieme a installazioni site-specific che dialogano con la residenza e le tracce del passato, trasformando la residenza in un laboratorio di narrazione visiva e sensoriale. Cuore dell’esposizione è la sala che un tempo ospitava la celebre Biblioteca del Piffetti, capolavoro di ebanisteria settecentesca. Trasferita nel 1879 al Palazzo del Quirinale a Roma per volontà della regina Margherita, la Biblioteca rivive oggi grazie a un’accurata ricostruzione in realtà aumentata e virtuale, accessibile attraverso app, tablet e visori. Della Biblioteca, progettata da Pietro Piffetti come un intervento totale, resta lo straordinario pavimento in legno intarsiato da cui prende vita l’opera di Cordero: una scultura-installazione che riprende la decorazione a forma di girasole presente sul pavimento, proiettandola tridimensionalmente nello spazio. Attraverso le sue sculture realizzate con libri, l’artista ricuce assenze e restituisce presenze. I volumi incisi, trasformati in materia viva e pulsante, diventano supporto per parole scolpite, tracce di sapere che emergono come radici nel tempo. Nelle sue opere, che intrecciano i temi del paesaggio, della spiritualità e della cultura, il libro – simbolo di conoscenza collettiva – si fa forma, gesto e riflessione. Il percorso espositivo si snoda in una narrazione visiva in cui la carta, la scrittura e il libro diventano un ponte tra passato e presente. Un intreccio poetico tra l’identità storica della residenza sabauda e i linguaggi dell’arte contemporanea, in cui la materia della parola diventa veicolo di nuove connessioni e visioni.

Le mostre potranno essere visitate nell’ambito del percorso museale di Villa della Regina fino a domenica 9 novembre.

 

Il programma delle attività

Anche in autunno, la rassegna continuerà a intrecciare scrittura, memoria e racconto, con un programma ricco di visite guidate, talk, laboratori creativi, performance e progetti di inclusione, grazie alla collaborazione con una rete di realtà culturali, artistiche e sociali del territorio. Proseguiranno le sinergie con Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Scuola Holden e Fondazione Circolo dei lettori che porterà a Villa della Regina parte della sua prossima stagione estiva, i progetti di inclusione sociale con Mondi in Città e Pastorale Migranti, le attività culturali con le associazioni “Amici di Villa della Regina” e PassepArt-Out, la musica con Simone Garino e Cecilia Lasagno. E non solo. Prenderanno il via nuove collaborazioni con la Fondazione per l’Architettura dell’Ordine Architetti di Torino, le performance dell’Associazione LiberamenteUnico, i corsi artistici di Naïf, i concerti dell’Accademia del Santo Spirito e del coro dei Giovani Cantori di Torino, insieme alla Facoltà Teologica di Torino.

Per oltre sei settimane, Villa della Regina diventerà palcoscenico di un calendario di eventi tra arte, creatività, parole, suoni e inclusione. Un’occasione unica per vivere la residenza barocca come spazio attivo, aperto alla sperimentazione e al dialogo tra linguaggi.

Inoltre in occasione del finissage, sabato 8 novembre saranno presentati i cataloghi delle mostre, pubblicati da Prinp Editore in versione bilingue (italiano e inglese), e l’inaugurazione della collezione permanente d’arte contemporanea di Villa della Regina, alla presenza degli artisti che hanno esposto nel corso dell’anno: Massimo Giannoni, Paolo Gubinelli e Marco Cordero.

Da sogno arcadico a spazio vivo e condiviso, con QU.EEN Villa della Regina si trasforma in un laboratorio di idee e visioni: custode di storia e cuore pulsante di nuove narrazioni. Dal suo passato di residenza reale con giardini e aree agricole, emerge oggi un luogo dove il museo non è più solo contenitore, ma diventa anche motore di esperienze culturali ampie, partecipate e sostenibili. Un invito a rileggere il patrimonio con occhi nuovi, dove la natura incontra l’innovazione e la memoria si apre al futuro.

 

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